| La prima impressione è quella di un paese appena
colpito da un violento bombardamento. Case sventrate, tetti inesistenti,
monconi di piani rialzati. Ed ovunque macerie, colate di detriti che
invadono vicoli, scalinate e cortili, come se un’ondata di piena avesse
invaso a monte il paese, trasportando a valle pezzi di case un tempo
edificate sulla sommità. Ma non c’è mai stato nessun bombardamento,
né un’onda di piena. Il male che divora Craco si chiama abbandono. Frane e sismi hanno emesso il loro verdetto di condanna,
e sembra che nessun uomo possa e voglia intercedere in difesa di quello
che un tempo fu un paese vivo, e popolato di palazzi che ancor oggi recano
i segni di antichi fasti. Non è difficile individuare anche in qualche
casa di Craco soffitti affrescati, e i segni ben distinguibili di dimore
un tempo appartenute a famiglie di alto blasone. Oggi Craco non interessa più a nessuno, se non a
qualche curioso che, incoscientemente, decide a suo rischio e pericolo di
inerpicarsi su per i suoi pendii. Dentro la Craco di oggi non si cammina. Ci si arrampica,
si sonda ad ogni passo la tenuta del terreno sul quale si posano i piedi,
ma la curiosità e il fascino di questa città morta ti avvolge e ti
attira, imbrigliandoti e trascinandoti verso le parti più alte del paese.
E su tutto, domina la sensazione di vedere qualcosa che, tra breve tempo,
non ci sarà più. Questo senso dell’effimero, il desiderio di riempirsi
gli occhi di un qualcosa che, tra qualche mese, avrà subito qualche
cambiamento, ti spinge ad imprimere nella mente ogni minimo particolare
del paesaggio. Venite a Craco, fotografatela, filmatela, contribuite a
renderne almeno un dignitoso ricordo, ma siate prudenti. Controllate
sempre cosa c’è sotto i vostri piedi, accertatevi che ciò che per voi
è una strada non sia il tetto malfermo di una casa sottostante. Perché
anche qui, come a Matera, l’edificazione si svolse per livelli. Ma il
tutto ha avuto minor fortuna, e ciò che resta è la carcassa vuota di un
agglomerato di case morte.
Di una cosa potete essere certi: dopo averla vista,
Craco rimarrà per sempre dentro di voi, con il suo fascino antico
ammantato di tristezza.
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